Approvato dal Consiglio Comunale lo studio di dettaglio del centro storico ai sensi della L. R. 13/2015

11 Aprile 2023

In data 3 aprile 2023 il Consiglio Comunale ha approvato la delibera di Consiglio Comunale n. 31/2023 Studio di dettaglio ai sensi dell’art 3 della legge regionale della Sicilia la n.13 del 2015. “Norme per favorire il recupero del Patrimonio Edilizio di base dei centri storici”

Lo studio di dettaglio di cui al disciplinare di incarico del 14-01-1998 e integrato in data 30-12-2020 ai professionisti Architetto Castagna, Morfino, Ricevuto, ing. Salvo è stato presentato al Consiglio comunale dal dirigente dell’Urbanistica Ing. Orazio Amenta, è seguito un intervento politico dell’Assessore all’Urbanistica Giuseppe Pellegrino. E’ seguita l’approvazione del consiglio con una ampia maggioranza.

L’atto ha visto la partecipazione attiva di tutti gli enti interessati come si evince dai sei verbali della conferenza di servizi: Soprintendenza, Genio Civile, Autorità Portuale, Demanio della Regione, Capitaneria di Porto.

Lo studio di dettaglio per il centro storico è “strumento” in grado di rilanciare una politica di “rigenerazione urbana”, di ridare forza propulsiva all’intervento dei privati, di coinvolgere in maniera attiva il tessuto produttivo, di riportare attività commerciali ed artigianali a quanto ancora sta dentro al perimetro murato e forma ancor oggi un organismo compatto ed “ospita” n. 6.010 abitanti, cioè meno del 10% dei Cittadini trapanesi, pur disponendo di 22.000 vani residenziali, potenzialità enorme da “sfruttare” attraverso la rigenerazione ambientale, la riqualificazione fisico-economica ed il ripopolamento.

Dalle analisi al progetto. Le unità edilizie, cioè le porzioni di tessuto storicamente e funzionalmente disimpegnate fra loro, per singolo manufatto, sono descritte e classificate quindi indicati: lo stato di conservazione, la tipologia edilizia, le destinazioni d’uso, etc.. In Centro Storico insistono: unità edilizie residenziali n. 1340 (dalle abitazioni singole ai palazzi gentilizi) edifici monumentali specialistici n. 74 ed edilizia specialistica moderna n.35.
Oltre alla specificità tipologica del tessuto edilizio sono individuate le peculiarità costruttive e distributive, un esempio per tutte “il cortile” (n. 223 fra privati e pubblici) che pur derivante dall’atrio classico si allunga, si storce, si moltiplica mettendo in comunicazione spazi pubblici e privati sottesi agli estranei, (anche i cortili sono schedati e normati).

Lo studio di dettaglio, nella fase progettuale, individua, per singolo edificio, la tipologia di intervento edilizio, le modalità di attuazione, iter burocratico etc.. Attraverso quest’insieme di azioni tecniche e culturali è possibile instaurare una diversa e migliore organizzazione del recupero edilizio nonché sociale ed economico, una economia alternativa e sostenibile per la riqualificazione della Città.
La mancanza, ormai decennale, di una normativa urbanistica per il C.S. ha, finora, negato la certezza del diritto ai proprietari (a vario titolo) di tutti gli edifici ubicati in centro storico, causando squilibri di carattere qualitativo sul costruito, nonché notevole ed irrecuperabile danno economico a tutto il patrimonio edilizio esistente, che resta sempre un’enorme potenzialità da riqualificare ed utilizzare.

Non può esistere un vincente piano di riqualificazione e rivitalizzazione del centro storico prescindendo dall’incremento della residenzialità e del potenziamento delle piccole attività produttive.
Il Centro storico per vivere ha bisogno di essere abitato e non solo visitato o episodicamente vissuto, è indispensabile sviluppare politiche urbane, anche premiali, che vadano a sostegno della residenzialità. I residenti sono i primi tutori della qualità della vita del Centro storico stesso ed inoltre svolgono un ruolo fondamentale nell’azione di “accoglienza” del turista aspetto che assume una valenza strategica di marketing urbano.

Ribadiamo, che i tecnici incaricati, unitamente all’amministrazione ed ai tecnici dell’ufficio tecnico Canale e D’Angelo hanno tenuto conto della rigenerazione del patrimonio edilizio e le relative politiche d’incentivazione ad essa dedicate con la consapevolezza che le stesse rappresentano in questo momento storico un asset importante per il rilancio del sistema paese in chiave sostenibile, lo Studio di dettaglio e le relative Modalità attuative sono stati elaborati tenendo conto della qualità prestazionale delle costruzioni esistenti dal punto di vista dell’efficienza energetica, cioè alla razionalizzazione dei flussi energetici che intercorrono tra sistema edificio (involucro e impianti) ed ambiente esterno, così come dettato dalla legislazione vigente. Si ricorda comunque che gli stessi tecnici già incaricati per il Piano Particolareggiato del Centro Storico nel 1998, lo hanno presentato unitamente alla VAS che è all’esame della Regione.
Il 21 aprile 2022 si è tenuta l’assemblea alla sala Perrera dove è stato esposto il progetto di dettaglio unitamente ai primi 5 verbali della conferenza di servizi. I tecnici incaricati e l’amministrazione lo hanno illustrato e sono stati concessi ai sensi di legge agli interessati 30 giorni di tempo per eventuali osservazioni.
Sono pervenuti 9 osservazioni e in data 31 maggio 2022 si è tenuta l’ultima seduta della conferenza dei servizi esaminando le osservazioni dei cittadini. Le stesse sono state controdedotte ed è stato aggiornato lo studio da parte dei tecnici incaricati.
La Soprintendenza ha preso atto che lo studio di dettaglio in esame, interviene solo nella parte sottoposta a tutela paessagistica ai sensi del Codice dei BB.CC. tralasciando la restante parte di zona A individuata dal PRG.

l’Assessore all’Urbanistica – Giuseppe Pellegrino

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