Mauro Rostagno nacque a Torino nel 1942 e fu un noto attivista, sociologo e giornalista.
Figlio di genitori piemontesi, cresciuto a Torino dove si sposò ad appena a 18 anni, prima di allontanarsi dall’Italia per andare in Germania, Regno Unito e Francia. Tornato in Italia, diventò uno dei leader del Movimento Studentesco e successivamente uno dei fondatori del movimento politico Lotta Continua. Dopo una parentesi in India, fondò a Trapani la comunità “Saman” per il recupero di tossicodipendenti, collaborando contestualmente con la televisione locale RTC, dove teneva giornalmente una rubrica fissa nella quale denunciava la presenza di Cosa Nostra sul territorio e le sue infiltrazioni nella politica locale.
Il 26 settembre 1988, alle 20:20, Rostagno usciva dagli studi televisivi insieme ad una sua collaboratrice. Tutti i lampioni che portavano dalla stazione televisiva alla comunità di Saman erano stranamente spenti. In seguito si sarebbe scoperto che il tecnico dell’Enel incaricato di quel settore era niente meno che l’autista di Vincenzo Virga, capo mandamento di Trapani. All’altezza di Lenzi, contrada di Valderice, l’auto di Rostagno venne fermata da due uomini nascosti nell’ombra, che spararono con un fucile a pompa calibro 12 e una pistola calibro 38. Rostagno morì sul colpo, mentre la sua collaboratrice rimase pressoché illesa.
Il 19 febbraio 2018 la corte d’Assise d’appello di Palermo ha confermato la pena dell’ergastolo per il boss Vincenzo Virga, in qualità di mandante dell’omicidio, mentre ha disposto l’assoluzione per Vito Mazzara, considerato l’esecutore materiale.