Alberto Giacomelli nacque a Trapani nel 1919 ed entrò in magistratura nel 1946. Dal 1951 al 1953 fu Pretore di Calatafimi e successivamente anche a Trapani dal 1953 al 1954. Dal 1971 giudice presso il Tribunale di Trapani, fu Presidente di Sezione dello stesso Tribunale dal 1978 fin quando andò in pensione il 1º maggio 1987. Un anno dopo, i Carabinieri di Trapani, alle 8 del mattino del 14 settembre 1988 a Locogrande ne rinvenivano il cadavere dietro l’autovettura di proprietà dell’ex magistrato.
Presentava un colpo di arma da fuoco alla testa ed un altro all’addome. Le indagini evidenziavano che il delitto era stato organizzato e compiuto da componenti della criminalità organizzata locale.
Un primo processo celebrato innanzi la Corte d’Assise di Trapani portò alla momentanea condanna di alcuni soggetti ritenuti gli esecutori dell’omicidio. Detti soggetti furono poi assolti in grado d’appello. Negli anni successivi, complici le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, si giunse alla condanna di Salvatore Riina, considerato mandante dell’omicidio. Nel 1985 Giacomelli, aveva firmato il provvedimento di sequestro di beni a Gaetano Riina, fratello del boss. Quello di Alberto Giacomelli resta l’unico caso di omicidio di un magistrato in pensione nella storia d’Italia.