In data 16/11/2020 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo n. 395 del 16/09/2020, attuativo del “Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare” (PINQuA) di cui alla legge 160/2019.
Il Programma si propone di concorrere alla riduzione del disagio abitativo e insediativo, con particolare riferimento alle periferie, e all’incremento della qualità dell’abitare e di parti di città, promuovendo processi di rigenerazione di ambiti urbani specificatamente individuati e che mette a disposizione una dotazione complessiva di oltre 853 milioni di euro da destinare al Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare.
Si tratta di risorse che serviranno a riqualificare e incrementare il patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale, a rigenerare il tessuto socio-economico, a incrementare l’accessibilità, la sicurezza dei luoghi e la rifunzionalizzazione di spazi e immobili pubblici, al fine di contribuire al miglioramento della coesione sociale e della qualità della vita dei cittadini.
L’Amministrazione guidata dal Sindaco Tranchida (memore della felice esperienza del Contratto di Quartiere in San Giuliano – Erice, che ha cambiato il volto di quella vasta zona), vuole candidare il Comune di Trapani quale possibile soggetto beneficiario e attuatore del progetto, presentando quale proposta progettuale un’area all’interno della perimetrazione della Zona Franca Urbana e precisamente il Quartiere Cappuccinelli.
In quell’area bersaglio l’Amm.ne Comunale ha già in atto una serie di progettualità già dotate di copertura finanziaria e con queste risorse, (15MLN) punta ad intervenire concretamente nelle aree periferiche particolarmente esposte al disagio abitativo e socioeconomico, al fine di incrementare legami di vicinato e inclusione sociale, ma anche di valorizzare il territorio con soluzioni ecosostenibili di bioarchitettura che possano trasformare queste aree urbane in buone pratiche nell’ambito della sicurezza sismica, del verde e dell’inclusione sociale, valorizzando anche il fronte mare nord.
In questo senso il Comune ha in corso la pubblicazione di due avvisi pubblici (uno rivolto al terzo settore e l’altro, a giorni, ai privati) al fine di individuare potenziali interessi che concorrano alla costituzione di partenariati in grado di supportarlo nella presentazione e nella realizzazione di interventi nell’ambito del Programma Qualità dell’Abitare.
Il programma intende finanziare interventi di rigenerazione urbana, finalizzati a concorrere alla riduzione del disagio abitativo e insediativo e all’incremento della qualità dell’abitare, mediante un programma di intervento che attribuisca all’edilizia sociale un ruolo prioritario.
“Non a caso – afferma il Sindaco – intervenire nella riqualificazione degli spazi urbani vuol dire innescare processi virtuosi che sono in grado di cambiare il modo di vivere la città, di relazionarsi fra le persone e questo può realizzarsi solo quando vi è una grande lungimiranza da parte degli operatori del terzo settore e degli imprenditori locali che sanno guardare avanti e quando si permette all’urbanistica di cambiare il modo di vivere la città”.
Spesse volte i luoghi della periferia sono molto prossimi ai centri vitali della comunità, ma per vederli bisogna scardinare il concetto medesimo di periferia, ovvero non considerarlo solamente in termini geometrici, ovvero le sole parti lontane dal centro. Infatti, come il nostro caso ci sono parti del territorio molto prossime al centro che hanno la medesima necessità di essere riagganciate, dal punto fisico e sociale, attraverso un’operazione di suturazione volta a ricollegare un tessuto urbano lacerato, in quanto abbandonato e male utilizzato, con il resto del tessuto cittadino.
“In questo particolare momento – continua Tranchida – si è paventata la possibilità di partecipare al bando nazionale sulla qualità dell’abitare e grazie alla collaborazione già sviluppata in questi anni con le parti sociali riteniamo si siano create le condizioni di presentare un progetto importante che si pone una serie di obiettivi condivisi per il miglioramento della qualità dell’abitare dei nostri territori”.
Il rilancio del nostro territorio richiede un forte impegno e soprattutto risorse che spesso non mancano, bisogna soltanto avere la capacità di attrarle.
È il caso del “Programma innovativo per la qualità dell’abitare” del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che, con una dotazione di 853 milioni di euro, mira a riqualificare e incrementare il patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale. Una grande occasione che potrebbe essere colta dalla città di Trapani, visto che i fondi sono riservati alle Regioni e ai Comuni con più di 60.000 abitanti, e soprattutto considerato che un occhio di riguardo sarà senz’altro riservato alle aree che presentano maggiori indicatori di svantaggio, e su questo infelice terreno è davvero difficile non essere competitivi.
Il programma, previsto nella Legge di bilancio 2020, si pone l’obiettivo di rigenerare il tessuto socio-economico, ma anche di incrementare l’accessibilità, la sicurezza dei luoghi e la rifunzionalizzazione di spazi e immobili pubblici, puntando in tal modo al miglioramento della coesione sociale e della qualità della vita dei cittadini.
Le proposte progettuali potranno puntare anche alla valorizzazione dei beni culturali, ambientali e paesaggistici con recupero e riuso di testimonianze architettoniche significative e di parti di città cosiddette identitarie. Il bando, nell’ottica della condivisione di politiche di inclusione sociale e di benessere cittadino, prevede il coinvolgimento degli operatori del terzo settore.
“Da alcune settimane – conclude il Sindaco Tranchida – avvalendoci dell’esperto gratuito arch. Gianni Mauro di Erice, insieme agli Ass Pellegrino e Safina lavoriamo insieme allo IACP per mettere su una proposta progettuale e la pubblicazione dei due avvisi intende coinvolgere tutti gli operatori che, riteniamo, possano manifestare un forte interesse che potrebbe attivare la produzione delle idee più disparate con cui cambiare il volto della nostra città”.
Cosa si potrebbe fare con queste risorse nei nostri quartieri? Sicuramente tanto. La corsa contro il tempo e la candidatura della città di Trapani a non perdere questa occasione.
Entro il 16 marzo va presentata la proposta preliminare, e l’intento della Giunta Tranchida è quello di far squadra anche in questa partita, immaginando che sia il terzo settore che l’imprenditoria locale non si tireranno indietro.
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