L’andamento della TARI della Città di Trapani denota come dal 2018 ad oggi la tassa sia andata progressivamente calando. Infatti, dopo esser rimasta stabile ad Euro 420,15 durante la sindacatura Damiano, fu il Commissario Straordinario Messineo a portarla nel 2018 ad Euro 660,65. Da allora, l’amministrazione Tranchida ha dato, come da programma di Governo, innanzitutto il via alla Raccolta Differenziata porta a porta dalla primavera 2019 e al contempo ad un calo progressivo anno dopo anno della TARI.
Come certificato dal recente stesso studio della UIL, si può agevolmente notare che nel 2019 si è passati dagli importi ereditati dal Commissario Straordinario Messineo pari ad Euro 660,65 ad Euro 549,82 (pari a ben -16,8%) ed ulteriormente, nel successivo esercizio finanziario 2020, ad Euro 493,90 (-10,2%). Anche nel 2021 sarebbe intendimento dell’amministrazione proseguire con la politica già attuata di progressiva diminuzione della TARI ma si stanno valutando in concreto tutti gli effetti/conseguenze della corrente pandemia che, sotto l’aspetto della gestione puntuale dei vari aspetti dell’emergenza, anche in questo campo, purtroppo genera diversi e vari contraccolpi (basti pensare al ritiro domiciliare in luogo a quanto spetterebbe all’Asp dei rifiuti classificati speciali delle persone che si trovano in quarantena o alle speciali sanificazioni territoriali che nel tempo si sono dovute assicurare)
Invece, secondo i calcoli diversamente parametrati di un altro studio, quello condotto dall’ Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva, nello stesso periodo temporale le variazioni percentuali della TARI sono state le seguenti: da Euro 571 dell’anno 2018 ad Euro 475 dell’anno 2019 (pari ad una diminuzione percentuale del -16,82%) e nel 2020 ad Euro 424 (per un ulteriore -10,74%).
A distanza di due esercizi finanziari, l’amministrazione Tranchida ha dunque mantenuto la promessa di abbassare gradualmente la tassa sulla spazzatura sebbene essa si mantenga ancora troppo elevata rispetto all’obiettivo di una riduzione costante della tassa che, al termine del mandato, possa essere riportata a quanto più simile possibile ai livelli precedenti a quei forsennati aumenti delle precedenti amministrazioni di cui ancora oggi le famiglie trapanesi pagano purtroppo le amare conseguenze.
Cosicché, mentre diverse altre amministrazioni comunali in tutta Italia, come si può vedere vede leggendo per intero ambedue gli studi completi, continuano ad alzare le tariffe, a Trapani da due anni a questa parte si assiste all’esatto contrario: Trapani è stabilmente tra le città che fanno registrare il più alto calo percentuale rispetto all’anno precedente. Per la UIL, nel 2019, rispetto al 2018, con un -16,8%, Trapani è stata addirittura la prima in Italia come diminuzione; nel 2020, rispetto al 2019, con un -10,2% Trapani è stata la terza città come maggior diminuzione percentuale in Italia.
Secondo l’Osservatorio di Cittadinanzattiva, invece, si rileva che Trapani non è la città con la TARI più cara d’Italia: nel 2019, con 475 Euro medi il capoluogo si piazza al terzo posto della sgradevole classifica dietro Cagliari e Catania; mentre nel 2020, rispetto al 2019, con 424 Euro medi, Trapani è addirittura al nono posto nella classifica tra i dieci capoluoghi di provincia più costosi d’Italia dietro a Catania, Cagliari, Benevento, Salerno, Napoli, Reggio Calabria, Siracusa ed Agrigento.
Inoltre, non può sottacersi che a questi importi TARI statisticamente rilevati dalle due organizzazioni vanno poi sottratti gli sgravi cui i cittadini possono accedere per volontà dell’amministrazione Tranchida conferendo i rifiuti differenziati presso il CCR di Lungomare Dante Alighieri (per il quale tra l’altro l’Amministrazione Tranchida ha ricercato ed ottenuto un cospicuo finanziamento dalla Regione per spostarlo, come promesso, da quel sito e portarlo nella zona industriale in una nuova, più ampia ed adeguata ma soprattutto più funzionale e più moderna area dedicata) e presso i centri di raccolta mobili voluti dall’amministrazione capillarmente dislocati su tutto il territorio cittadino, frazioni comprese: a Fulgatore/Mokarta, a Ummari, a Palma, a Salinagrande/Pietretagliate, a Marausa, a Rilievo, a Locogrande, a Xitta – nelle frazioni – e in Piazza Scalo d’Alaggio, a Piazza Generale Scio, nello spiazzale antistante il campo Sorrentino, nello spiazzale di Largo Ilio – nei rioni e nei quartieri del centro urbano . Mediamente, una famiglia di 3/4 persone che effettua regolarmente il conferimento in queste strutture della propria differenziata domestica può usufruire di un ulteriore sconto di 150 Euro e che può arrivare fino a 200 il che rende ancora più bassa la tassa sui rifiuti cittadina e senza dimenticarsi di quei nuclei familiari che, in aggiunta, hanno potuto scegliere di effettuare anche il compostaggio domestico della parte di rifiuto umido prodotto mediante la compostiera richiesta e ricevuta in comodato d’uso attraverso la quale possono ricevere un ulteriore bonus di 100 euro l’anno.
I valori nella tabella di sinistra si riferiscono allo studio nazionale sulla tassa rifiuti svolto dal Servizio UIL Politiche Territoriali e certificano l’andamento degli ultimi anni nei vari capoluoghi di provincia italiani. Il calcolo è basato sulla Tari media pagata da 4 persone con appartamento di 80mq.
Fonte: Servizio Lavoro, Coesione e Territorio della UIL
I valori nella tabella di destra, invece, si riferiscono alla rilevazione dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva e certificano l’andamento degli ultimi anni nei vari capoluoghi di provincia italiani. Il calcolo è basato sulla Tari media pagata da 3 persone con appartamento di 100mq.
Fonte: Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva
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