In riscontro alle allarmanti e per certi versi fuorvianti dichiarazioni politiche temerariamente diffuse in questi giorni, si chiarisce che tali citati risultati analisi pervenuti il 17.05.19 sono relativi agli esami effettuati dall’ARPA su un campione di acqua prelevato in data 17.03.19 nel sito definito “pennello” nel tratto di mare prospiciente la via Tunisi.
Il campione prelevato nel pomeriggio del 17 marzo invero ha evidenziato il superamento dei limiti analitici di alcuni parametri. Lo sversamento relativo a quella data è conseguente alla rottura della condotta che, sita in via Libica è adibita a convogliare i liquami provenienti dai comuni di Erice e Trapani al depuratore consortile.
Impedire al tempo lo sversamento a mare nel tratto sopra indicato equivaleva, diversamente, a determinare la fuoriuscita dei liquami per le vie cittadine.
La soluzione della problematica, assai annosa è tra le priorità correnti ereditata come ben noto, insieme a tanti altri disastri.
Il 16 maggio 2019 si é tenuta in Prefettura una riunione alla presenza del Prefetto di Trapani, dei comandanti provinciali dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Capitaneria di Porto, della Polizia Municipale, del dirigente del VI settore, del Sindaco e dell’Assessore di competenza, a seguito della quale sono state acquisite le informazioni necessarie e sono state esposte le possibili soluzioni che richiederebbero una deroga del Governo Regionale e/o Nazionale di concerto con ATO idrico.
Nelle more di una soluzione definitiva questa Amministrazione aumenterà l’attenzione monitorando, con maggiore frequenza, il tratto di costa interessato e in caso di eventuali guasti alla condotta, oltre alle rituali comunicazioni agli organi competenti e all’ affissione dei cartelli di divieto di balneazione, utilizzerà tutti i disponibili mezzi di comunicazione.
Per quanto detto è stata predisposta, in via emergenziale, l’interdizione del tratto di costa interessato e l’effettuazione di un nuovo campionamento.