Si è svolto ieri, a palazzo d’Alì l’incontro istituzionale con l’Assessore Regionale si Beni Culturali Alberto Samonà . Presenti l’Assessore alla Cultura Rosalia d’Alì, l’Assessore al patrimonio Dario Safina e l’Assessore all’Urbanistica Giuseppe Pellegrino.
Tanti i temi affrontati che sono al centro dell’agenda politica dell’Amministrazione Comunale Tranchida:
– in primis la candidatura di Trapani a capitale italiana della cultura. Essere in finale come unica città siciliana è un’opportunità per il rilancio della destinazione Sicilia e un’occasione per realizzare, in sinergia con la Regione, il piano strategico di sviluppo culturale di ambito sovracomunale contenuto nel dossier di candidatura. L’Assessore d’Alì ha sottolineato che è una sfida da vincere se si condivide la visione che la cultura è una leva per il rilancio dell’attrattivita dell’intera Regione. L’Assessore Samonà si è impegnato a sostenere Trapani in questa importante competizione, affermando che proprio sul territorio di Trapani sta ponendo l’attenzione per progettualità di ampio respiro;
– la Colombaia, luogo simbolo della città versa in condizioni critiche e necessita di urgente intervento di recupero e valorizzazione; dal momento che non è andata a buon fine la procedura di gara per l’affidamento a soggetti privati, la Città di Trapani, che nelle scorse settimane aveva già formalmente chiesto l’affido dello storico immobile, ha ribadito la disponibilità a gestire il bene in autonomia. Al riguardo l’Assessore regionale si è riservato di approfondire la questione;
– Villino Nasi e Palazzo della Vicaria, due immobili di rilevanza storico artistica, di proprietà del Libero Consorzio dei Comuni (ex Provincia) non utilizzati e di fatto negati alla fruizione pubblica. Su questo tema, nonostante i reiterati tentativi del Comune di ottenerne l’affidamento per valorizzarli con iniziative museali aperte al pubblico, quale elemento strategico della valorizzazione culturale, non si è trovato un accordo per lo sproporzionato canone d’affitto invece richiesto al Comune dalla ex Provincia che nei fatti preferisce tenere chiusi gli immobili – con il rischio ulteriore della vandalizzazione – piuttosto che affidarli alla gestione comunale. Rispetto a ciò l’Amministrazione ha chiesto all’Assessore di farsi promotore di iniziative che possano favorire l’affidamento dei due beni al Comune;
– complesso Monumentale del San Domenico, si è chiesto all’Assessore Samonà di monitorare le procedure interne al Dipartimento che per lungo tempo – dalla gestione del compianto Assessore Sebastiano Tusa – continuano a bloccarne l’iter, onde pervenire allo svincolo dell’ultima tranche di finanziamento per il completamento dei lavori di recupero dell’immobile. L’assessore Safina ha ribadito che quest’ultimo step consentirebbe la riapertura del complesso su cui l’amministrazione ha destinato la somma di 70.000 € per il restauro del Campanile della Torre Campanaria che sarà oggetto di appalto a breve termine;
– la Nave Romana scoperta sui fondali di Marausa merita un sito dedicato. L’intera area intorno alla foce del fiume Birgi (che in epoca romana doveva essere una sorta di porto canale) può diventare, nell’idea dell’Amministrazione Comunale Tranchida, un parco naturalistico archeologico di altissimo rilievo, un grande attrattore culturale, un luogo dove immergersi tra natura e storia alla scoperta di quei traffici mercantili che univano la Sicilia all’Africa. L’Assessore Pellegrino ha illustrato la fattibilità della realizzazione del Parco Archeologico nel terreno di proprietà privata che con il sostegno della Regione potrebbe essere acquistato dal Comune e convertito in area turistico culturale;
– Torre di Ligny che a breve sarà oggetto di lavori di restauro della facciata, grazie ad un finanziamento del Gal Elimos, deve essere messa a sistema di fruizione culturale con il villino Nasi, la Colombaia e il Lazzaretto.
Rispetto a tutte le questioni affrontate l’Assessore ha preso l’impegno a sostenere le iniziative del comune che sono state considerate di importante impatto culturale. Come ha sottolineato l’Assessore d’Alì, la cultura ha una capacità trasformativa che può andare al di là dell’ambito culturale e condurre tutto il territorio in un processo di evoluzione sociale, economico e pedagogico contribuendo a diffondere un sentimento di passione, senso civico e soprattutto di comunità . È necessario fare sistema tra istituzioni, munirsi di progettualità concreta e aprirsi all’innovazione.
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