Prot. 37777 del 27/04/2020
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Prof. Giuseppe Conte
Al Ministro per il Sud e la Coesione territoriale
Dott. Giuseppe Provenzano
Al Presidente della Regione Siciliana
On. Nello Musumeci
Agli Onorevoli Nazionale e Deputati Regionali della Sicilia
Al Presidente ANCI
Dott. Antonio De Caro – Sindaco di Bari
Al Presidente ANCI Sicilia
Dott. Leoluca Orlando – Sindaco di Palermo
Oggetto: Emergenza del Settore turistico-ricettivo.Richieste a supporto del comparto turistico e dei diversi servizi correlati (dalla nautica alla ristorazione):
1) consentire riapertura del comparto già dai primi di maggio, anche con eventuali deroghe affidate ai Sindaci;
2) Apertura della mobilità all’interno della Regione Siciliana anche per motivi di svago e vacanze già a partire dal 15 maggio;
3) Consentire da subito le attività della nautica da diporto e della pesca sportiva( importante bacino lavorativo in città) ;
4) Assicurare interventi urgenti (dal bonus locazioni a quelli energetici, al sostegno finanziario per l’accompagnamento e il riavvio delle attività) in favore delle piccole imprese;
5) Assegnazione urgente di contributi a fondo perduto per le spese di adeguamento alle norme igienico sanitarie e di sanificazione ambienti e servizi imposte dal governo;
6) Garantire la proroga dell’attuale termine di cassa integrazione per il settore;
7) Garantire deciso allentamento dei vincoli finanziari ai Comuni per l’impiego delle risorse proprie accantonate da mille vincoli, tanto per investimenti, quanto per servizi in favore della comunità cittadina;
8) Assicurare concreto decentramento di risorse ai Comuni, da impiegare senza vincoli burocratici per la spedita gestione di ulteriori aiuti alle piccole imprese.
Le preannunciate manifestazioni nazionali a difesa delle attività produttive finalizzate a sensibilizzare gli organi istituzionali per un intervento a sostegno della preoccupante crisi del settore turistico-ricettivo e dei servizi correlati (dalla ristorazione alla filiera agro-alimentare, alla nautica etc), trovano maggiore e più fondata ragion d’essere in seno a quelle regioni, come la Sicilia, ed in aree territoriali come quella della provincia di Trapani, che hanno in questa industria il proprio pilastro portante.
SaluteÈLavoro, per il tessuto socio economico locale coincide con LavoroÈSalute.
Non è un gioco di parole, significa anche e soprattutto, invece, mettere in evidenza ciò che è sotto gli occhi di tutti,non solo perché questo settore rappresenta il cuore pulsante del Paese, ma soprattutto per il fatto che esso è per il territorio siciliano e trapanese in particolare, uno dei cardini dell’economia, soprattutto grazie a piccole realtà imprenditoriali. D’altronde, anche lo stesso premier Conte, nella conferenza stampa di ieri sera, ha riconosciuto il fatto che la realtà turistica, che assicura il 15% del PIL del Paese, abbia risorse ed impegni dedicati. È proprio a questo comparto che oggi (non certo rimandando la riapertura al 1 Giugno) bisogna dedicare maggiore attenzione, prevedendone la celere riapertura (ovviamente con protocolli in sicurezza e rispetto delle norme sanitarie), qantomeno in Sicilia e, dunque, a Trapani, terre soltanto sfiorate, fortunatamente, dall’emergenza epidemiologica.
I dati epidemiologici, in tal senso, ci danno ragione. Il divieto di mobilità interegionale rappresenta una garanzia in più. Non si capisce la ratio rispetto alla quale bisogna aspettare il Primo giugno
Diversamente da ciò che può pensare dei Meridionali il “Feltri di turno”, noi siamo per cultura solidali con il resto del Paese, ma non comprendiamo perché, anche in questa particolare vicenda, dovremmo essere in coda ai pensieri di chi amministra oggi il Paese.
Vale tanto per il Governo di Roma come per quello di Palermo: questa crisi senza precedenti ha letteralmente messo in ginocchio gli operatori del settore, i titolari di B&B, ristoranti, bar, alberghi e tutti coloro che gravitano attorno al turismo che, dalle nostre parti si lega profondamente al mare e alla balneazione. Su quest’ultimo comparto tanta brava gente aveva puntato con convinzione per guadagnarsi il proprio pane quotidiano, investendo risorse ed energie, dando un decisivo e positivo sussulto all’economia trapanese e contribuendo anche allo sviluppo di quella siciliana.
Oggi, tutte queste donne e questi uomini, insieme alle loro famiglie, stanno vivendo situazioni tragiche al punto da indurre molti di loro a consegnare le chiavi delle proprie attività al Sindaco e al Prefetto il prossimo 29 aprile. Il loro non è un gesto di sfida ma una richiesta d’aiuto. A chi non la vuole ascoltare aggiungiamo la nostra, sempre con debito di rispetto ma con minore preoccupazione reverenziale:
Si può e si deve riaprire in sicurezza e subito, anche dando la delega ai Sindaci!
Ogni giorno ci confrontiamo con le storie e gli sfoghi dei nostri concittadini impegnati nel settore turistico, di chi non ce la fa davvero più. Storie di mutui, debiti, affitti, licenziamenti obbligati e fallimenti, che non possono non preoccupare perché rappresentano ben più di un campanello di allarme.
A tutti questi operatori economici l’Amministrazione comunale è vicina e solidale non solo a parole, ma ponendosi al loro fianco con iniziative e misure certe e rapide. Tra queste, come già anticipato nel documento politico del 17 aprile scorso, è stato stabilita da subito la contribuzione / sgravio imposte comunali su Tari – Tosap e Pubblicità per il periodo di chiusura, unitamente ad un percorso di interventi, nel breve e medio periodo, a sostegno e per la valorizzazione tanto delle stesse imprese quanto della filiera agro-alimentare a km 0 correlata (dalle azioni del Distretto Turistico a quelle in fieri del Distretto del Cibo oltre alla candidatura De.Co. Trapani Western Sicily), ma non basta.
L’Amministrazione continuerà a portare avanti tutti i progetti e le proposte, sia quelli che prevedono un impegno unitario, sia quelli che vedono la Città di Trapani parte sinergica, talvolta propositiva, di un piano turistico unificato, in collaborazione con altri Enti e con associazioni e organizzazioni private.
Lo farà, naturalmente, nel pieno rispetto del programma di Governo, dei cittadini e delle forze imprenditoriali del campo turistico che hanno scommesso su questo territorio e che non vanno assolutamente abbandonate.
Proprio in tal senso, l’Amministrazione ha anche predisposto un sistema di aiuti alle piccole realtà imprenditoriali locali, anche in termini di investimenti per la riqualificazione urbana/locale, nella convinzione che ognuno debba fare la sua parte.
Ecco perché torniamo e con determinazione a sollecitare il Governo nazionale e quello regionale – che possono finanziare azioni soprattutto nel settore in argomento – ponendo in essere seri provvedimenti ed importanti risorse per salvaguardare il sistema turistico che ad oggi è chiaramente il settore la cui ripartenza appare più danneggiata, vista la evidente compromissione anche della stagione turistica estiva.
Si ritiene che le azioni e le risorse destinate allo sviluppo territoriale/turistico, anche al fine di sfoltire le lungaggini burocratiche (regionali in primis) potrebbero tenere in considerazione il ruolo di attuatori che gli enti locali possono assumere in questo momento così grave. La fiducia nelle capacità amministrative di un sistema Paese deve basarsi anche sulla delega di funzioni che può intercorrere tra il Governo nazionale, regionale e gli enti locali (quali delegati alle funzioni) in materia di regimi di aiuto, nonché come promotori di azioni programmatiche pubblico-privati. Purtroppo, infatti, spesso le ingenti risorse delle politiche di coesione destinate allo sviluppo turistico sono state spese in ritardo (ed in alcuni casi addirittura non utilizzate) ed in maniera non pienamente efficace.
Alla luce di quanto sopra, anche tutte le società di sviluppo locale dovrebbero essere chiamate a rivedere le loro strategie, orientandole al sostegno emergenziale delle imprese propedeutico al necessario sviluppo. A tal riguardo, anche il Distretto Turistico (che viene finanziato solo in sede locale dai Comuni aderenti) sta rivedendo la propria strategia operativa di marketing per l’anno in corso, tanto a livello regionale quanto nazionale, in stretta collaborazione col Comune di Trapani e gli altri Comuni soci.
Noi vogliamo continuare a fare fino in fondo la nostra parte: che ci vengano date però, la possibilità e gli strumenti per farlo
I Comuni ci sono.
Ci auguriamo che ci sia anche il Governo ai vari livelli nazionale e regionale.
#SaluteÈLavoro-LavoroÈSalute
Giacomo Tranchida
Sindaco di Trapani
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