Saluto con gioia la notizia sullo scampato pericolo di perdere la vita di Angela Grignano. La bellezza anche interiore di Angela e l’affetto dei suoi Cari, rimarginerà presto speriamo tutte le ferite.
Al netto della vicinanza umana alla famiglia Grignano, con la quale in sede privata ho provato ieri pomeriggio ad interagire, non sottaccio che di queste ore mi sono più volte chiesto se quanti, insieme a me e con diversa responsabilità di governo, abbiamo fatto o continuiamo a fare nell’impegnarci fino in fondo per disegnare un futuro per i giovani del nostro territorio, sovente costretti a lasciare casa e affetti in cerca di futuro.
Tanto, ovviamente al netto delle scelte di vita individuali e di crescita esperienziale e culturale che rispetto. Questa deve continuare ad essere la nostra mission quotidiana, alla quale tutti siamo chiamati, per meglio tendere a valorizzare ed amplificare le potenzialità inespresse o da riscoprire del nostro territorio.
Tanto e con l’auspicio che anche l’ennesima e sterile polemica pentastellata (alla quale, doverosamente in separata sede sono costretto a replicare) abbia ad accantonare atteggiamenti meramente ideologici di cui la comunità cittadina oltremodo non sa che farsene.
Difronte a tali appuntamenti col destino della vita, se accomunati da profonda interna riflessione culturale prima ancora che politica, penso sia più utile riflettere su cosa ci sia da fare per la nostra città ed il nostro territorio (tanto e di più), piuttosto che attardarsi con faziose commedie.