Nel 15° anniversario della strage di Nassiriya l’Amministrazione Comunale di Trapani ha voluto ricordare l’attentato terroristico del 12 novembre 2003 che causò la morte di 28 persone, tra cui anche 19 carabinieri italiani.
Una cerimonia molto sentita che è iniziata con la celebrazione della Santa Messa, officiata dal parroco don Tonino Adragna, presso la chiesa di San Giuseppe a Fulgatore e subito dopo proseguita nella piazzetta della frazione trapanese dedicata proprio alle vittime di Nassiriya.
Una chiesa affollata che ha visto la presenza di tutti i rappresentanti delle istituzioni civili e militari e di molti cittadini.
Durante la celebrazione il prefetto Darco Pellos ha letto il messaggio che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Ministro della Difesa, Elisabetta Trenta.
“Soltanto una intensa collaborazione tra i popoli – ha dichiarato nella sua lettera il Presidente della Repubblica – può aiutarci a sconfiggere le tenebre della violenza e a offrire un futuro all’umanità”.
Ma a dare maggiore senso alla cerimonia è stata la presenza dei piccoli alunni della scuola elementare di Fulgatore che sul sagrato della chiesa hanno letto e pronunciato i nomi dei 19 militari caduti.
Un momento particolarmente simbolico e commovente che ha permesso di sottolineare come il futuro del nostro paese non puo’ prescindere dall’educazione dei cittadini più piccoli.
“Dobbiamo essere orgogliosi – ha dichiarato il Sindaco Tranchida rivolgendosi ai bambini e agli adulti presenti in chiesa – perchè gli uomini in divisa sono nostri amici che lavorano per la nostra serenità e sicurezza. Nelle divise riconosciamo la legge, lo stato, l’amico che ci da una mano nel momento in cui abbiamo bisogno”.
Successivamente alla cerimonia religiosa, in corteo, tutti i presenti si sono trasferiti nella vicina piazzetta di Fulgatore.
Anche lì protagonisti i bambini che, insieme al Prefetto e al Sindaco, hanno deposto una corona di alloro.