Il Sindaco Giacomo Tranchida, contestualmente all’Assessore alle Politiche Agricole Giuseppe Pellegrino, ha affrontato con decisione il grave problema degli incendi boschivi.
Com’è noto nei giorni, 31 luglio e 1° agosto 2020 il territorio comunale di Trapani, zona Montagna Grande, unitamente a quello di Salemi, è stato interessato da un gravissimo incendio presumibilmente doloso e/o colposo, che ha mandato in cenere 800 ettari di bosco e 200 ettari di macchia mediterranea dei 1.700 ettari di superficie complessiva. Un gravissimo incendio che ha messo in pericolo anche l’incolumità pubblica, oltre a causare notevoli danni irreversibili all’ambiente e al territorio, con gravi ripercussioni sul rischio idrogeologico del territorio stesso.
Montagna Grande è stata da decenni indenne da incendi, grazie anche, all’attività di precedenti gestioni che avevano fatto realizzare vasconi per accumulo di acqua e aste antincendio lungo i viali parafuoco, mettendo in atto azioni di controfuoco sotto la vigilanza di personale qualificato.
Purtroppo questa volta il disastroso incendio ha messo a dura prova la macchina pubblica di protezione civile regionale e nazionale, con grave dispendio di risorse pubbliche.
In tale contesto l’Amministrazione ha deliberato per la prima volta di:
sollecitare l’Azienda Foreste della Regione Sicilia, ad attivare tutte le procedure tecniche ed amministrative necessarie alla rigenerazione del bosco e della vegetazione della Montagna Grande, in applicazione delle “Prescrizioni di massima e di Polizia Forestale”.
avanzare formale denuncia al fine di accertare eventuali responsabili diretti e/o indiretti nelle cause degli incendi che hanno percorso il territorio comunale e di costituirsi Parte Civile nel caso si accertino i responsabili;
disporre, tramite apposita ordinanza, il divieto di pascolo sulle le zone boscate e territori catastalmente adibiti a pascoli, i cui soprassuoli siano stati percorsi dal fuoco.Incaricare il Dirigente del 3° settore di aggiornare l’elenco delle aree percorse dal fuoco come previsto dall’art. 10 co.2 della Legge del 21 novembre 2000, n. 352.