Trapani/CambiaMenti: da cosa nostra a Casa Nostra

13 Gennaio 2021

Prima ancora del dossier Capitale Italiana della Cultura, “segretato” da quasi un anno e frutto del lavoro di svariate decine di mani, centinaia di idee e nomi, che verrà reso pubblico nei prossimi giorni, i 24 Sindaci della provincia di Trapani hanno iniziato a darne concreta attuazione, a prescindere dall’esito dell’audizione ministeriale per il titolo, firmando “virtualmente” il Patto per la Cultura trapanese, durante la diretta on line di lunedì scorso (si veda allegato).

Nel frattempo la Giunta Comunale, su proposta del Sindaco Giacomo Tranchida, ha deliberato per darne attuazione.

A pagg 47 e 48 del dossier, Sez 3.6, Titolo

“Dalla resistenza alla rigenerazione: i progetti di recupero civile”
“la resistenza del nostro territorio non ha riguardato solo l’architettura e i beni naturalistici, le tradizioni e il gusto. La resistenza della nostra località, silenziosa e tenace, è stata anche resistenza alla mafia…”

…di concerto con le proposte, le collaborazioni, il supporto, e l’adesione delle Associazioni Agora e Drepanensis, ANM Associazione Nazionale Magistrati Sottosezione di Trapani, Comune di Erice, Provveditorato agli Studi, Ordine dei Giornalisti, Federazione Nazionale della Stampa, Libera nomi e numeri contro le mafie e Articolo 21 e personalmente sentiti dal Sindaco Tranchida nei giorni scorsi: l’ex Giudice Carlo Palermo e Margherita Asta, il Presidente del Tribunale di Trapani, dott. Genna, la Giunta Comunale ha deliberato, atto d’indirizzo e destinazione di somme e azioni, a valere del bilancio previsionale 2021 in corso di formazione (ed in supplenza con prelievo dal fondo di riserva), per la realizzazione dell’azione denominata:

DA COSA NOSTRA A CASA NOSTRA

a) recupero, in seno ad un progetto di allestimento artistico/culturale, con dotazione di QRcode (di rimando ad una biblioteca e banca dati informatica sui fatti e misfatti della mafia), e allocazione in sito comunale, esterno e alla pubblica fruizione culturale, delle lamiere accartocciate dei resti dell’auto del giudice Carlo Palermo, distrutta dalle bombe di mafia il 2 aprile 1985 in quel di Pizzolungo, ove morirono i gemellini Giuseppe e Salvatore e la loro mamma Barbara Asta.
Somma destinata 18.000 €;

b) allestimento del centro di documentazione giuridica contro le mafie “Salvatore e Giuseppe Asta”. Creazione di una banca dati sulle sentenze emesse nei distretti giudiziari di Trapani, Marsala, e pronunce distrettuali.
Realizzazione del sito web di documentazione giuridica dedicato al cittadino onorario, post mortem, Prefetto “Fulvio Sodano”.
Formazione teorica e pratica professionale nel campo del giornalismo riservata agli studenti delle scuole secondarie. Attivazione web radio “Santo Della Volpe”. Realizzazione “Giornalino on line” degli studenti delle scuole superiori.
Somma destinata 10.000 €;

P.S. Il sito in questione e larga parte delle attrezzature sono già presenti dentro l’immobile comunale, confiscato alla mafia ed assegnato al Comune di Erice, in via Tenente Pollina in Casa Santa Erice. Verrà sottoscritto il relativo accordo di collaborazione con il Comune di Erice.

c) supporto alle scuole trapanesi per adesione e partecipazione alle giornate del “Non ti scordar di me” – museo della memoria in quel di Pizzolungo – dedicate a Giuseppe, Salvatore e Barbara Asta.
Somma destinata 5.000 €.

“La resistenza ed insieme la resilienza della gente onesta e perbene del trapanese, merita di essere sempre alimentata e sostenuta per dare alle nuove generazioni un orizzonte più sereno ed un futuro più libero – dichiarano il Sindaco di Trapani Giacomo Tranchida e l’Ass. alla Cultura Rosalia D’Ali – la cultura può battere la mafia, e noi vogliamo sostenerla con strumenti nuovi e fortemente significativi, comunicativi ed informativi”.